Il Tri Gold Caracciolo 2025 segna una tappa fondamentale per il movimento triathlon italiano. Nel weekend dell’8 e 9 novembre, il lungomare di Napoli si è trasformato in un’arena di sport e passione, confermando la città partenopea come nuovo cuore pulsante del triathlon. Dalla spettacolare cornice di Via Caracciolo, affacciata sul mare e dominata dal profilo del Vesuvio, emerge il ritratto di uno sport in crescita che coinvolge atleti, famiglie e appassionati, creando sinergie preziose anche per il territorio.
L’organizzazione affidata a Mario Fontana e ASD Emmevi ha portato in gara atleti di tutte le età, con una particolare attenzione ai dettagli tecnici e logistici. Il supporto di istituzioni come la Federazione Italiana Triathlon (FITRI), il CONI Campania e rappresentanti del Comune di Napoli hanno dato una spinta ulteriore all’evento, rendendolo un modello di coesione tra sport, territorio e società civile. Non solo gare: il format del Tri Gold Caracciolo si distingue per il clima festoso, la presenza dei volontari, la sicurezza delle transizioni e la possibilità per le famiglie di vivere un’esperienza immersiva nella città e allo stesso tempo nello sport di endurance. 🏊♂️🚴♀️🏃♂️
La giornata di sabato ha acceso i riflettori sull’aquathlon, che ha visto protagonisti sia age group esperti sia le categorie giovanili. Atlete come Lidia Principe (Terra Dello Sport) si sono messe in luce con prestazioni dominanti, mentre tra gli uomini Giorgio Vicario (A.S. Minerva Roma) ha conquistato il gradino più alto del podio. Preziosa la vetrina offerta ai ragazzi e alle squadre, con risultati incoraggianti e la testimonianza di quanto il triathlon stia diventando una disciplina sempre più diffusa fra i giovani del Sud.
La domenica il Tri Gold Caracciolo si è concluso in bellezza con la tappa finale del Campionato Regionale Campania e del Trofeo Magna Grecia. Il triathlon sprint ha dato spazio ad atleti agguerriti e squadre desiderose di alzare l’ambito trofeo. Tra le donne, ancora Lidia Principe ha dimostrato costanza e talento, mentre Alessandro Degasperi (Doloteam) si è imposto fra gli uomini. Le classifiche a squadre hanno visto la TRIRC conquistare il vertice con quasi 4000 punti, davanti a Polisportiva Amici di Marco e Magma Team.
Le prime cinque società hanno condiviso il montepremi finale, incoronando una stagione carica di emozioni e duelli sportivi fino all’ultimo chilometro.
Le voci dei protagonisti evidenziano come il Tri Gold Caracciolo sia stato qualcosa in più di una gara: un evento che ha unito realtà diverse, dando valore allo sport come strumento di riscatto sociale e promozione territoriale. L’accoglienza del pubblico partenopeo, la presenza di oltre cento volontari e le dirette streaming arricchite da spettacolari riprese aeree mostrano un modello vincente di gestione e promozione sportiva.
Come sottolineato da Simone Vitiello, presidente FITRI Campania, il movimento regionale cresce anno dopo anno. Il prossimo obiettivo? Rilanciare ulteriormente il triathlon con Napoli Capitale Europea dello Sport 2026. Il Tri Gold Caracciolo è la prova che il Sud Italia può rappresentare un riferimento per qualità organizzativa, attrattività e cultura sportiva.
Chi corre, pedala e nuota a Napoli sa quanto la città offra non solo sfide tecniche (ondulazione delle acque, percorrenze panoramiche, transizioni veloci) ma anche stimoli emotivi unici. Gareggiare ai piedi di Castel dell’Ovo, sentire il calore del pubblico, condividere la fatica tra vicoli e mare: tutto questo eleva la fatica sportiva a esperienza collettiva. Sono sempre di più le società campane che investono in giovani e promuovono corsi propedeutici per bambini e ragazzi, favorendo così l’approccio al triathlon fin dalla tenera età. Anche l’equipaggiamento e il supporto tecnologico sono cresciuti: da body aerodinamici, a scarpe da running progettate per le transizioni rapide, fino alle bici con rapporti adatti a percorsi cittadini; un vero laboratorio a cielo aperto per testare la migliore strumentazione da endurance.
Il Tri Gold Caracciolo 2025 rappresenta un autentico successo sportivo e organizzativo: un’esperienza da vivere in prima persona, che arricchisce sia l’atleta sia la comunità. Napoli si conferma palcoscenico ideale dove lo sport di endurance si trasforma in festa e occasione di incontro. Se vuoi approfondire ogni aspetto tecnico e organizzativo dell’evento, non perdere Tri Gold Caracciolo: tutto quello che devi sapere sull’ultima tappa del Trofeo Magna Grecia 2025 a Napoli.
L’ambientazione sul lungomare di Napoli, lo scenario storico e paesaggistico e il clima di festa coinvolgono partecipanti e pubblico, rendendo l’esperienza indimenticabile. La qualità organizzativa e l’apertura alle famiglie lo differenziano da molte competizioni tradizionali.
Favoriscono la crescita sportiva e personale, insegnando disciplina, gestione dello stress e lavoro di squadra. Offrono inoltre la possibilità di rappresentare le proprie società in contesti di alto livello.
Un piano specifico che alterni lavori di resistenza cardiorespiratoria a sessioni di velocità, con attenzione particolare alle transizioni rapide e alla gestione del caldo e della fatica urbana.
Dipende dalla temperatura dell’acqua e dal regolamento specifico dell’evento: solitamente il body è raccomandato, la muta può essere obbligatoria solo se l’acqua è fredda.
Lavora su visualizzazione positiva, abituati a gestire la pressione del pubblico e delle transizioni in ambienti rumorosi e dinamici; la respirazione controllata aiuta a mantenere concentrazione ed energia.
Le classifiche ufficiali sono disponibili sul sito www.triathlonmagnagrecia.it e sui canali della Federazione Italiana Triathlon.